Si è svolta nel centro del messinese l’apprezzata conferenza del noto pedagogista e
psicologo veneto, Mario Polito
Ieri, a Torrenova, bella e vitale cittadina del messinese, si
è tenuta una interessante manifestazione organizzata dall’Associazione
Culturale “Carmelo Bruno”, di Brolo, nel corso della quale è stato possibile
ascoltare il Dott. Mario Polito, noto psicologo, psicoterapeuta e pedagogista
conosciuto ed apprezzato da molti.
L’attesa dei partecipanti per l’incontro non è andata delusa.
Dopo una attenta, analitica presentazione del professore Salvatore Crisafulli, coordinatore
organizzativo dell’evento, ed i saluti istituzionali dell’assessore alla P.I. torrenovese, Avv. Gabriella Sgro' e della Dirigente scolastica del locale Istituto Comprensivo,
professoressa Bianca Fachile e della professoressa Maria Felicia Ceraolo,
presidente del sodalizio organizzatore, la parola è passata al dottor Polito
che ha sviluppato il tema dell’incontro che verteva sulla motivazione a
studiare nella scuola e ad apprendere per tutta la vita, prevenendo così i
comportamenti a rischio e coltivare i talenti.
Attraverso delle slide, il noto psicologo e pedagogista ha
riflettuto insieme ai presenti, un nutrito parterre di docenti, genitori,
intellettuali e alunni, sul rapporto tra scuola, famiglia e servizi sociali.
Attraverso questa interazione ha condotto gli astanti a
riflettere sull’importanza della motivazione nei processi d’apprendimento.
Ha ricordato a tutti
che motivare consiste essenzialmente nel far sì che si metta l’anima in ciò che
si fa.
La motivazione, infatti, è collegata alla possibilità, all’opportunità per
ognuno di noi e per gli studenti, in particolare, di realizzare i loro talenti.
Sono questi i nuclei fondanti dell’ampia opera di Mario
Polito, che conta al suo attivo ben 26 libri.
Una riflessione chiara, puntuale su come l’impegno, la
concentrazione possano aiutare gli studenti, noi tutti a coltivare, appunto, i
nostri talenti dando così un contributo alla Comunità.
Al termine dell’intervento del dottor Polito si è aperto poi
un altrettanto interessante momento di confronto con i presenti.
In conclusione si può ben dire che si è trattato di una rara
occasione in cui si è riflettuto, con attenzione e senza affettati tecnicismi,
su temi che sono centrali nel dibattito pedagogico e che restano fondamentali
per determinare il futuro possibile della scuola italiana.
L’iniziativa di Torrenova, c’è da sperare, non resti isolata
e che presto il dottore Polito possa tornare per confrontarsi nuovamente alla
luce dei suoi nuovi studi e delle sue ricerche su questi temi.
Un grazie particolare
va rivolto alla sensibilità congiunta della professoressa Ceraolo, esempio di
non comune sensibilità ed attenzione e del professore Crisafulli che mette una rara
competenza e una particolare passione nell’opera di formazione dei discenti e
di diffusione delle ricerche del dottor Polito.
Fabio Cannizzaro