venerdì 24 agosto 2018

PRESENTAZIONE A GALATI MAMERTINO DEL SAGGIO: "TRA SOLIDARISMO, ASSISTENZA ED ISTRUZIONE POPOLARE"



È stato presentato, ieri, qui a Galati Mamertino, sul versante messinese dei Nebrodi, grazie alla sinergia tra il coordinamento regionale società di mutuo soccorso – CORESI, l’Amministrazione comunale galatese e la locale, prestigiosa Società liberale di Mutuo Soccorso, l’interessante saggio “Tra solidarismo, assistenza ed istruzione popolare”.
L’opera, pubblicata per i tipi dell’ Ediesse, ha potuto contare su il coordinamento editoriale di due storici di valore quali il prof. Antonio Baglio e il prof. Andrea Giovanni Noto.
Il volume è una silloge attenta di studi sul tema, sin qui poco analizzato, delle realtà associative di stampo mutualistico che hanno operato in Sicilia tra il periodo post-unitario e i primi del Novecento.
Un opera di ampio respiro che muovendo da un quadro generale  è riuscita a rendere la portata regionale del fenomeno  analizzandolo nelle sue dimensioni provinciali ed incentrandosi su quelle specifiche realtà ove il fenomeno ha assunto, quantitativamente e qualitativamente, un valore pregnante.
Tutto ciò è stato ben reso nel dibattito, grazie anche alla ottima organizzazione offerta dalla Società Liberale di Mutuo Soccorso e dal suo presidente Gaetano Campisi.
Ha moderato la presentazione del volume e il fruire degli interventi, il prof. Luciano Armeli Iapichino, saggista e intellettuale di valore.
Sono intervenuti dopo i saluti del Sindaco, Dott. Antonino Baglio e del presidente della sodalizio mutualistico organizzatore, il prof. Carmelo Botta, attento conoscitore della storia e delle dinamiche sociali isolane, Giuseppe Ciavirella, presidente ed animatore instancabile del CORESI ed il prof. Fabio Cannizzaro, presidente del Circolo Socialista Nebroideo Indipendente “Italo Carcione”.
Ciascuno dei quali ha sottolineato, in modo originale e diverso, i tanti pregi di questo interessante libro.
Particolarmente seguito è stato poi l’intervento del prof. Antonio Baglio, docente presso il DICAM dell’Università degli Studi di Messina, che in qualità di co-coordinatore dell’opera ha reso all’uditorio, con mirabile sintesi, il senso di questo saggio tanto originale quanto utile.
La manifestazione si è poi conclusa piacevolmente con la consegna, a latere, di attestati di benemerenza ad alcuni storici soci del prestigioso sodalizio mutualistico galatese, fondato nel lontano 1892.
Davvero una bella occasione culturale di riflessione su un tema, come quello mutualistico, che tutti gli intervenuti hanno ricordato essere non solo attuale ma fondamentale per la società di domani.

sabato 5 maggio 2018

TORRENOVA: PER UN GIORNO CAPITALE SICILIANA DELLA MOTIVAZIONE E DEI TALENTI NELLA SCUOLA



Si è svolta nel centro del messinese  l’apprezzata conferenza del noto pedagogista e psicologo veneto,  Mario Polito

Ieri, a Torrenova, bella e vitale cittadina del messinese, si è tenuta una interessante manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale “Carmelo Bruno”, di Brolo, nel corso della quale è stato possibile ascoltare il Dott. Mario Polito, noto psicologo, psicoterapeuta e pedagogista conosciuto ed apprezzato da molti.
L’attesa dei partecipanti per l’incontro non è andata delusa. Dopo una attenta, analitica presentazione del professore Salvatore Crisafulli, coordinatore organizzativo dell’evento, ed i saluti istituzionali  dell’assessore alla P.I. torrenovese, Avv. Gabriella Sgro' e della Dirigente scolastica del locale Istituto Comprensivo, professoressa Bianca Fachile e della professoressa Maria Felicia Ceraolo, presidente del sodalizio organizzatore, la parola è passata al dottor Polito che ha sviluppato il tema dell’incontro che verteva sulla motivazione a studiare nella scuola e ad apprendere per tutta la vita, prevenendo così i comportamenti a rischio e coltivare i talenti. 
Attraverso delle slide, il noto psicologo e pedagogista ha riflettuto insieme ai presenti, un nutrito parterre di docenti, genitori, intellettuali e alunni, sul rapporto tra scuola, famiglia e servizi sociali.
Attraverso questa interazione ha condotto gli astanti a riflettere sull’importanza della motivazione nei processi d’apprendimento.
 Ha ricordato a tutti che motivare consiste essenzialmente nel far sì che si metta l’anima in ciò che si fa.
La motivazione, infatti, è collegata alla possibilità, all’opportunità per ognuno di noi e per gli studenti, in particolare, di realizzare i loro talenti.
Sono questi i nuclei fondanti dell’ampia opera di Mario Polito, che conta al suo attivo ben 26 libri.
Una riflessione chiara, puntuale su come l’impegno, la concentrazione possano aiutare gli studenti, noi tutti a coltivare, appunto, i nostri talenti dando così un contributo alla Comunità.
Al termine dell’intervento del dottor Polito si è aperto poi un altrettanto interessante momento di confronto con i presenti.
In conclusione si può ben dire che si è trattato di una rara occasione in cui si è riflettuto, con attenzione e senza affettati tecnicismi, su temi che sono centrali nel dibattito pedagogico e che restano fondamentali per determinare il futuro possibile della scuola italiana.
L’iniziativa di Torrenova, c’è da sperare, non resti isolata e che presto il dottore Polito possa tornare per confrontarsi nuovamente alla luce dei suoi nuovi studi e delle sue ricerche su questi temi.
 Un grazie particolare va rivolto alla sensibilità congiunta della professoressa Ceraolo, esempio di non comune sensibilità ed attenzione e del professore Crisafulli che mette una rara competenza e una particolare passione nell’opera di formazione dei discenti e di diffusione delle ricerche del dottor Polito.

Fabio Cannizzaro

domenica 29 gennaio 2017

PRESENTATO, A BROLO, IL LIBRO “SEMANTICA DI UN SENTIMENTO. VIAGGIO NELLE TERRE DELL’AMORE”









Ieri pomeriggio, nell'accogliente Sala “Rita Atria” di Brolo, si è svolta la presentazione del libro “SEMANTICA DI UN SENTIMENTO. VIAGGIO NELLE TERRE DELL’AMORE”, ultima fatica letteraria del nostro concittadino Luciano Armeli Iapichino.
Nutrita e qualificata, nella sala gremita all’inverosimile, è stata anche la presenza di concittadini galatesi a testimoniare quanto consolidata sia la stima, culturale e non solo, per il professore Armeli.
Nel parterre che ha discusso e riflettuto sul libro, pubblicato per i tipi della Leonida Edizioni, ricordiamo la conduzione appassionata dell’avvocato Lina Bonina, l’attenta presenza di Irene Ricciardello, sindaco di Brolo, l’intervento ispirato e competente di Ornella Fanzone, che ha anche curato la prefazione al volume, quello ben strutturato della professoressa Nunziatina Lacchese, già Dirigente Scolastica e fine cultrice delle Lettere, quello di Gianluca Manca dettato dalle corde del cuore e da una elegante sensibilità e il raffinato senso estetico della poliedrica artista Valeria Ingrassia.
Apprezzati anche i contributi musicali, per chitarra, offerti da un giovane e talentuoso Mariano Scarpaci.
Ha riscosso, inoltre, unanime consenso l’esposizione delle tele di Valeria Ingrassia “SALOTTO D’AVANGUARDIA PARIGINA”.
L'invito per tutti è quello di leggere “SEMANTICA DI UN SENTIMENTO. VIAGGIO NELLE TERRE DELL’AMORE”, un libro che rappresenta, senza enfasi, un viaggio nelle "Terre dell'Amore".

lunedì 21 luglio 2014

OTTIMA RIUSCITA, A S. AGATA MILITELLO, DELLA PRESENTAZIONE DE “L’UOMO DI AL CAPONE”, ULTIMA FATICA LETTERARIA DI LUCIANO ARMELI IAPICHINO.

In una bella quanto calda serata estiva, a S. Agata Militello, nella piacevole ambientazione dell’ enoteca “La Cantinetta” voluta da quel presidio di cultura che è la libreria Francesco Zuccarello e convintamente sponsorizzata dal Rotary cittadino si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro di Luciano Armeli Iapichino: “L’uomo di Al Capone". Tony Lombardo: dall’indigenza siciliana a zar del crimine nella Chicago anni ’20”.
Il programma originario è stato vivacizzato dalla presenza non prevista ma graditissima di uno degli sportivi più amati del nostro Paese: Stefano Tacconi. Ha introdotto l’iniziativa il prof. Fabio Cannizzaro, direttore dell’Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana – xQS.
Ha quindi subito preso la parola Stefano Tacconi che si trova per ora in vacanza a Galati Mamertino, sui nostri amati Nebrodi, ed  ha colto l’occasione per pubblicizzare, con parole gradite ed apprezzabili,  davanti ad un uditorio parimenti sensibile alle ragioni della cultura quanto della solidarietà, la vendita a scopo benefico, in favore del Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli di Assisi,  di un libro di ricette della cucina tradizionale umbra  da lui, per l’occasione, scritto.  
Passando quindi alla presentazione del libro : “L’uomo di Al Capone”  il prof. Cannizzaro ha posto l’attenzione sul valore sia storico che letterario di quest’ultima opera dell’Autore, Luciano Armeli Iapichino, la cui pubblicazione è stata possibile grazie alla sensibilità di un giovane, valente siciliano qual è l’editore Armenio.
Luciano Armeli Iapichino è un  autore che per il suo assodato, ben noto impegno in favore della legalità, della verità e contro la mafia ha realizzato un libro per nulla  tacciabile di essere agiografico sulla figura di questo suo concittadino. Egli semmai  ha voluto restituire ai galatesi, ai siciliani, ai lettori tutti uno spaccato di un periodo storico, passato quanto lontano, che vide protagonista un galatese che scelse di trascorrere la sua pur breve vita, dopo l’emigrazione negli Stati Uniti d’America, sulle balze della malavita e del crimine organizzato e mafioso arrivando a divenire, nell’epoca del proibizionismo, il braccio destro, anzi l’Alter Ego di quel Al Capone che non ha bisogno di presentazioni per il suo feroce profilo criminale.
Cannizzaro ha dunque introdotto i presenti nell’interessante struttura dell’opera di Armeli Iapichino.
E’ stato poi lo stesso Autore, il prof. Luciano Armeli Iapichino a meglio e con più dovizia di particolari spiegare ad un uditorio attento, presente e reattivo, il senso complessivo di un opera di cui si sentiva la mancanza nel panorama italiano.
 L’Autore da par suo ha reso, attraverso una affinata capacità di affabulazione, anche tutta una serie di sensazioni e percezioni che hanno condotto indietro nel tempo gli intervenuti.
A conclusione dell’intervento di Luciano Armeli Iapichino  ha, poi,  preso la parola il  presidente del Rotary Club di S. Agata Militello, il Dott. Angelo Romano che ha sottolineato con parole intense e sentite l’importanza di momenti d’approfondimento culturale come questo.
Il Dott. Romano ha colto, inoltre, l’occasione per ricordare agli astanti che proprio a Chicago nei primi anni del secolo scorso sorse, schierato ovviamente, stavolta,  dalla parte della legalità, il movimento rotariano voluto dall'avvocato Paul P. Harris.
La serata è poi continuata con un momento di squisita convivivalità secondo la formula dell’aperitivo con l’Autore, con cui si sono potute scambiare, grazie anche alla sagace regia enologica e gastronomica del titolare de “La Cantinetta”,  Antonio Amata,  sensazioni e considerazioni sia con l’Autore, Luciano Armeli Iapichino che con un disponibile e affabile Stefano Tacconi.


C’è da sperare che sempre più spesso iniziative simili, e così ben organizzate,  vengano ad allietare e vivacizzare l’ambiente culturale  della città di S. Agata Militello. 










  



sabato 19 luglio 2014

A S.AGATA MILITELLO "L'UOMO DI AL CAPONE", IL NUOVO LIBRO DI LUCIANO ARMELI IAPICHINO

Tony Lombardo





Una avvincente pagina di storia verrà rievocata domani sera, domenica 20 luglio, ore 20.30, nei locali dell’enoteca “La cantinetta” di Sant’Agata Militello. 
Oggetto del dibattito sarà il nuovo libro scritto da Luciano Armeli Iapichino: L’uomo di Al Capone. Tony Lombardo: dall’indigenza siciliana a zar del crimine nella Chicago anni ’20, editato per i tipi di Armenio Editore.
“L’uomo di Al Capone” è l’ultima fatica letteraria di Luciano Armeli  Iapichino, scrittore siciliano e figlio dei Nebrodi,  arriva  cronologicamente dopo  l’ entusiasmante “Le vene violate. Dialogo con l’urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia”, relativo alla triste, quasi surreale storia dell’urologo barcellonese Attilio Manca.
 Questa volta il protagonista è Antonino Lombardo, americanizzato Tony, migrante galatese  protagonista di primo piano nell’inferno, umano e criminale,  della Chicago anni ’20 e consigliere più fidato del malavitoso  più conosciuto della storia della mafia, Alfonso Capone.
Il saggio di Armeli, che reca la prefazione autorevole del Prof. Antonio Baglio, docente di Storia contemporanea nel Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, sta suscitando un forte interesse tra gli addetti ai lavori, i lettori e i media: si tratta, difatti, di una vicenda in parte sconosciuta che, con dovizia di contenuti, inquadra il ruolo di Lombardo in quella potente macchina organizzativa di Capone di cui, oltre che socio in affari, amico e fidato consigliere, riveste il suo sostituto in esterna, l’ alter ego del boss, la sua controfigura.
Un personaggio non marginale quindi ma attivo collaboratore, secondo gli analisti americani, dell’ascesa di Capone nel contesto criminale degli States.

 Ad affiancare l’autore, interverrà il Prof. Fabio Cannizzaro, direttore dell’Istituto di cultura politica per Questione Siciliana, che contestualizzerà la vicenda di Lombardo nel periodo storico di riferimento attraverso un’ analisi socio-culturale su fatti e personaggi oggetto del libro ed a questo comunque riconducibili.            

domenica 8 dicembre 2013

PRESENTATO, A LONGI, IL LIBRO "ALLE PENDICI DELLE ROCCHE"




Nella suggestiva cornice della sala conferenze del Castello Ducale di Longi, con il patrocinio  della Banca di Credito Cooperativo della Valle del Fitalia si è svolta , sabato 7 dicembre c.m., la presentazione dell’antologia pluridisciplinare e di frammenti di storia longese – ALLE PENDICI DELLE ROCCHE.
È stata una di quelle rare, godibili occasioni in cui la cosiddetta “storia locale” riesce, a ragione, a recuperare a pieno la sua dignità. 
Questo è appunto quello che è successo a Longi.
Vanno evidenziate la conduzione accattivante della nota giornalista nebroidea , Maria Chiara Ferraù, come anche la sicura e chiara contestualizzazione del volume fatta dal Prof. Antonio Matasso, docente dell’Università degli Studi di Palermo.
Troppo lungo e difficile sarebbe poi riportare qui le suggestioni per i presenti all’ascolto di diverse liriche,contenute nell'opera,  sia in lingua siciliana che in italiano e lette con recitata partecipazione da Rita Vieni, Leo Bartolo e dallo stesso Gaetano Zingales.
L’intervento di Gaetano Zingales  è servito poi a rendere bene  i motivi che hanno spinto il Centro Studi “Castrum Longum” ad editare questo libro che è parimenti un atto di amore per la cittadina di Longi ed una ricca fonte documentale sulla storia del piccolo quanto vitale centro nebroideo.

Complimenti per la bella iniziativa e invitiamo tutti, longesi e no, ad acquistare la bella e documentata opera.


lunedì 9 settembre 2013

INAUGURATO IL MONUMENTO ALL'EMIGRANTE LONGESE

In un caldo pomeriggio, ieri, domenica 8 settembre, è stato inaugurato, nella bella cornice di Longi, sul versante messinese dei Nebrodi, il Monumento all'Emigrante Longese.
Il cippo commemorativo è stato fortissimamente voluto dal presidente del Centro Studi “Castrum Longum”, Gaetano Zingales ed è stato realizzato grazie ai contributi degli emigrati longesi, dei cittadini e del Comune.
 L’opera realizzata dalla ditta “Ceramiche di Filippo Mèlita” di Patti, su bozzetto di Mariateresa Brancatelli e con scritte del Centro Studi “Castrum Longum” è stata collocata presso il Belvedere "Serro" in uno dei luoghi più suggestivi di Longi.
Un pubblico attento e numeroso ha assistito alla manifestazione d’inaugurazione che è stata coordinata e condotta in modo impeccabile da Gaetano Zingales.
 Il monumento è stato inaugurato dal sindaco di Longi, Alessandro Lazzara ed è stato benedetto dall’Arciprete, Don Giuseppe Prestimonaco, che ha guidato gli intervenuti in un breve, toccante momento di preghiera e ricordo. 
La celebrazione si è poi  articolata attraverso una serie di contribuiti  recitativi e musicali di livello.
Sono intervenuti nell’ordine: Marta Fabio, che ha interpretato alcuni  brani, in lingua siciliana,  di Rosa Balistreri ; il cantautore longese, Pippo Zingales che ha eseguito alcune melodie musicali del suo  apprezzato repertorio e  Leo Bartolo che ha recitato delle poesie di struggente liricità.
Alla fine della bella manifestazione è stato servito ai presenti  un rinfresco offerto dalla Banca Cooperativa della Valle del Fitalia.
Manifestazioni come quella di ieri a Longi contribuiscono a squarciare il velo su un fenomeno quale quello dell’emigrazione delle popolazioni nebroidee  su cui poco, troppo poco si è riflettuto analiticamente e che è specchio e paradigma di quante energie umane, nel passato, recente e no, , sono state costrette ad abbandonare i Nebrodi, e nello specifico Longi contribuendo così non poco all’impoverimento di questi territori.
L’auspicio è appunto che la  sventura dell’emigrazione non torni a  riguardare, oggi e domani, di nuovo i longesi, cittadini dei Nebrodi e di Sicilia, che possono e debbono trovare nella loro Terra occasioni di lavoro e di sviluppo.

Fabio Cannizzaro