Ieri, domenica 27 gennaio, a
Galati Mamertino, nella sala consiliare, in occasione della Giornata della Memoria
si è tenuto un interessante convegno sul tema: “ Shoah tra memoria, rappresentazione e ricerca storica. ”
L’evento è stato organizzato
dall’Amministrazione Comunale, di concerto con il locale Istituto Comprensivo e
la Banca di
Credito Cooperativo del Fitalia. Alla manifestazione hanno presenziato rappresentanze
delle Autorità militari e civili cittadine.
Dopo il saluto del Dott. Gaetano Emanuele, Presidente del Consiglio Comunale hanno
preso avvio i lavori moderati dal prof. Fabio
Cannizzaro, che dopo aver presentato i relatori, i proff. Luciano Armeli,
Massimo Longo Adorno e Antonio Baglio, ha introdotto i temi di discussione
collegandoli anche al valore che una riflessione sulla Shoah può avere nel
presente e nel futuro di noi tutti..
Le relazioni sono state dense di
stimoli ed informazioni ed hanno offerto
al numeroso pubblico presente una concreta, documentata occasione per conoscere
e/o approfondire una delle pagine più oscure e vergognose della storia
contemporanea europea ed anche italiana.
Luciano Armeli, insegnante,
scrittore di valore, ed animatore culturale instancabile ha condotto una
interessante disamina sulla Shoah attenzionando, in particolar modo, l’azione criminale
dei medici nazisti e le loro responsabilità deontologiche e criminali
all’interno della spietata macchina di morte del sistema concentrazionario
nazista .
L’intervento del prof. Massimo Longo Adorno, dell’ Università
degli Studi di Messina, che ha al suo attivo una lunga, qualificata serie di
pubblicazioni sui temi dell’ebraismo in Sicilia e sulla storia del movimento
sionista, ha contornato, in modo
puntuale ed attento, la shoah collegandola all’essenza stessa del nazismo e del
ruolo che i nazisti assegnarono nella loro “visione” agli ebrei. In questa
chiave di riflessione il prof. Longo Adorno ha approfondito i passaggi sia
storici che concettuali che portarono Hitler e i suoi seguaci a
concettualizzare e realizzare, su vasta scala, lo sterminio degli ebrei. In
questa ottica è stata ricostruita l’agenda del male e le diverse fasi
dell’escalation antiebraica.
Il professore Antonio Baglio, ricercatore
dell’Università degli Studi di Messina, che si occupa di storia dei movimenti
politici e sindacali, ha riflettuto sul senso della Shoah, che non fu frutto di
una precisa decisione ma più di un processo decisionale insito, di per sé,
nella “logica perversa” ed “autoreferenziale” propria del nazismo. Il professore Baglio ha, poi, proiettato un
filmato girato in occasione di un suo recente viaggio presso il campo di Auschwitz,
in Polonia.
Il filmato originale ed inedito
ha raccolto l’attenzione partecipata del numeroso pubblico presente.
Conclusisi gli interventi dei
relatori il moderatore ha aperto il dibattito con interessanti contributi. E’ intervenuto il
direttore Vincenzo Orlando , fine intellettuale galatese che ha offerto ai
presenti due sue personali, interessantissime testimonianze. Ha preso poi la
parola Antonietta Bontempo che ha riflettuto sul nesso tra fare memoria e l’uso
della ragione ed infine è intervenuto Enzo Caputo che ha posto una serie di
interrogativi sul rapporto tra Shoah e l’attualità del presente.
Noi del Blog “lacorindone” auspichiamo che la
celebrazione del Giorno della Memoria
non resti un evento isolato e che anzi la riflessione sulla Shoah
divenga una occasione confronto ed
incontro tutt’altro che sporadica per la comunità Galatese.