In una bella quanto calda serata estiva, a S.
Agata Militello, nella piacevole ambientazione dell’ enoteca “La Cantinetta”
voluta da quel presidio di cultura che è la libreria Francesco Zuccarello e
convintamente sponsorizzata dal Rotary cittadino si è tenuta la presentazione
dell’ultimo libro di Luciano Armeli Iapichino: “L’uomo di Al Capone". Tony
Lombardo: dall’indigenza siciliana a zar del crimine nella Chicago anni ’20”.
Il programma originario è stato vivacizzato
dalla presenza non prevista ma graditissima di uno degli sportivi più amati del
nostro Paese: Stefano Tacconi. Ha introdotto l’iniziativa il prof. Fabio
Cannizzaro, direttore dell’Istituto di Cultura Politica per la Questione
Siciliana – xQS.
Ha quindi subito preso la parola Stefano Tacconi
che si trova per ora in vacanza a Galati Mamertino, sui nostri amati Nebrodi, ed
ha colto l’occasione per pubblicizzare,
con parole gradite ed apprezzabili, davanti ad un uditorio parimenti sensibile
alle ragioni della cultura quanto della solidarietà, la vendita a scopo
benefico, in favore del Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli di
Assisi, di un libro di ricette della
cucina tradizionale umbra da lui, per
l’occasione, scritto.
Passando quindi alla presentazione del libro : “L’uomo
di Al Capone” il prof. Cannizzaro ha
posto l’attenzione sul valore sia storico che letterario di quest’ultima opera
dell’Autore, Luciano Armeli Iapichino, la cui pubblicazione è stata possibile
grazie alla sensibilità di un giovane, valente siciliano qual è l’editore
Armenio.
Luciano Armeli Iapichino è un autore che per il suo assodato, ben noto
impegno in favore della legalità, della verità e contro la mafia ha realizzato
un libro per nulla tacciabile di essere agiografico
sulla figura di questo suo concittadino. Egli semmai ha voluto restituire ai galatesi, ai siciliani,
ai lettori tutti uno spaccato di un periodo storico, passato quanto lontano,
che vide protagonista un galatese che scelse di trascorrere la sua pur breve
vita, dopo l’emigrazione negli Stati Uniti d’America, sulle balze della
malavita e del crimine organizzato e mafioso arrivando a divenire, nell’epoca
del proibizionismo, il braccio destro, anzi l’Alter Ego di quel Al Capone che
non ha bisogno di presentazioni per il suo feroce profilo criminale.
Cannizzaro ha dunque introdotto i presenti
nell’interessante struttura dell’opera di Armeli Iapichino.
E’ stato poi lo stesso Autore, il prof. Luciano
Armeli Iapichino a meglio e con più dovizia di particolari spiegare ad un
uditorio attento, presente e reattivo, il senso complessivo di un opera di cui
si sentiva la mancanza nel panorama italiano.
L’Autore
da par suo ha reso, attraverso una affinata capacità di affabulazione, anche
tutta una serie di sensazioni e percezioni che hanno condotto indietro nel
tempo gli intervenuti.
A conclusione dell’intervento di Luciano Armeli
Iapichino ha, poi, preso la parola il presidente del Rotary Club di S. Agata
Militello, il Dott. Angelo Romano che ha sottolineato con parole intense e
sentite l’importanza di momenti d’approfondimento culturale come questo.
Il Dott. Romano ha colto, inoltre, l’occasione
per ricordare agli astanti che proprio a Chicago nei primi anni del secolo
scorso sorse, schierato ovviamente, stavolta, dalla parte della legalità, il movimento
rotariano voluto dall'avvocato Paul P. Harris.
La serata è poi continuata con un momento di
squisita convivivalità secondo la formula dell’aperitivo con l’Autore, con cui
si sono potute scambiare, grazie anche alla sagace regia enologica e
gastronomica del titolare de “La Cantinetta”,
Antonio Amata, sensazioni e
considerazioni sia con l’Autore, Luciano Armeli Iapichino che con un
disponibile e affabile Stefano Tacconi.
C’è da sperare che sempre più spesso iniziative
simili, e così ben organizzate, vengano
ad allietare e vivacizzare l’ambiente culturale
della città di S. Agata Militello.